27 Luglio 2024

Un titolo che potrebbe sembrare un ossimoro, è invece il frutto di un pensiero di una cara amica, che mi ha lanciato uno spunto di riflessione su un argomento delicatissimo: la tendenza da parte delle nuove generazioni ad ignorare le tradizioni della nostra terra.

Potrebbe anche essere un argomento caldo di questi giorni di fervore politico, proprio perché i leader candidati hanno tanto decantato l'importanza della formazione dei nostri giovani sardi, che spesso trovano insormontabili ostacoli nel raggiungere un più specifico livello formativo. Ricordo infatti che la formazione professionale ha spesso evidenziato l'importanza di salvaguardare le arti ed i mestieri tradizionali, cosa che in questi anni è stata evidentemente trascurata.

Ma la prima riflessione non è direttamente collegata alla politica, o al nuovo scenario politico che si sta delineando in Sardegna; è invece riferita alla necessità di riconoscere e restituire il giusto valore alle tradizioni della nostra terra, che spesso sono dimenticate anche dai Millennials, anche chiamati Generazione Y, ovvero coloro che sono nati negli anni '80 e fino alla metà degli anni '90.

Forse la chiave di lettura di questo “problema” esaminato da Federica (è il nome della mia amica, giustamente va citata) è proprio il posizionamento generazionale della persona, non tanto per ciò che la persona apprende, ma quanto per ciò che l'ambiente circostante esalta nel periodo che si sta vivendo.

 

Che cos'è la tradizione? Spesso usiamo questo termine per indicare qualcosa che si è soliti compiere, quasi per dire che è diventato normale che si faccia: “è tradizione andare a mangiare la pizza il sabato”. Una sorta di sinonimo di “consuetudine”...

Il significato è invece ben più elevato: il termine deriva dal latino trado, voce del verbo trado, tradis, tradidi, traditŭm, tradĕre, che nella lingua storica assume il significato di consegnare, affidare, tramandare, trasmettere, comunicare. Sono dunque tanti i significati, e potrebbero tutti quanti fornire numerosissimi spunti di riflessione: dall'aspetto religioso a quello politico, da quello giuridico a quello scientifico.

In linea di massima, trovo corretta la definizione di tradizione su Wikipedia: è la trasmissione nel tempo, all'interno di un gruppo umano, della memoria di eventi sociali o storici, delle usanze, delle ritualità, della mitologia, delle credenze religiose, dei costumi, delle superstizioni e leggende.

Non è casuale la scelta dell'immagine di questo paragrafo: le maschere tradizionali dei Merdules del carnevale di Ottana sono un palese esempio di mantenimento delle tradizioni storiche della nostra terra.

Rispettare le tradizioni, ed anzi tramandarle storicamente, è un elemento culturale che va salvaguardato e valorizzato! Le tradizioni, e non solo quelle della nostra terra (ovviamente), immedesimano l'identità del popolo che rappresentano, tracciano le linee dell'anima storica di questo popolo, si innervano nei principi e nei valori della cultura.

Trascurare le tradizioni significa tristemente perdere la testimonianza di una cultura storica; rompere il filo diretto con le radici storiche significa molto spesso peggiorare la cultura di quel popolo!

Spesso il termine tradizione è percepito come antitesi della modernità, come se la tradizione fosse un'affermazione di un potere sociale di persone “anziane” che rifiutano il progresso o l'evoluzione.

Nulla di più sbagliato!

O meglio, le tradizioni devono essere collocate anche nel momento storico della vita della persona, e dunque possono essere meravigliose per un bambino e nel contempo assurde per un adulto. Pensiamo alla tradizione della Befana: per un bambino può essere meraviglioso aspettare i dolcetti nella calza, per un adulto è ovviamente anacronistico.

Ma le tradizioni di cui parliamo non sono quelle “irrazionali”, bensì sono quelle che portano a vivere nella storia la memoria culturale di un popolo.

Il progresso ha portato tantissime innovazioni, ma queste non si prefiggono di cancellare le tradizioni!

Ecco perché diventa importantissimo insegnare alle nuove generazioni il valore delle tradizioni: queste sono la nostra storia, la nostra identità, il nostro mondo.

Le tradizioni siamo noi!

Una vera tradizione non è la testimonianza di un passato concluso, ma una forza viva che anima e informa di sé il presente.” (Igor Stravinsky)