25 giugno

Il primo nome che troviamo nella lista dei santi di oggi è quello di San Prospero d'Aquitania.

Ha studiato nella nativa Aquitania (Gallia romana) ed è buon letterato e teologo; ma non diverrà prete. Vive per molti anni, dal 426, nei monasteri di Marsiglia e della sua regione, come monaco laico. Non è martire e non ha fatto miracoli.

La Chiesa lo venera come maestro di fede.

Tra i monaci marsigliesi, Prospero vede diffondersi una dottrina secondo cui l’uomo è capace di volere il bene e di salvarsi con la sola sua volontà, sicché la grazia divina è preziosa, ma non indispensabile. Diffonde queste idee il monaco Pelagio, venuto dall'Inghilterra a Roma, e poi fuggito nel 410 verso il Nordafrica con molti Romani, quando l’Urbe è stata saccheggiata dai Goti di Alarico. Poi, dall’Africa alla Palestina, ha raccolto molti seguaci (specie tra gli anacoreti, volontari della penitenza) e ha disorientato fedeli e vescovi. Al “pelagianesimo” ha reagito subito con energia Agostino vescovo di Ippona, con i trattati De peccatorum meritis, De natura et gratia e De spiritu et littera (412-415). Poi papa Innocenzo I e il concilio di Cartagine hanno respinto la dottrina di Pelagio.

Ma nel Marsigliese i monaci ce l’hanno con Agostino: i suoi trattati non li convincono, anzi! Si affretta Prospero a informare Agostino e a spiegargli che questi vanno orientati, c’è bisogno ancora di spiegare, di chiarire... Agostino si rimette al lavoro, scrivendo un nuovo trattato con chiarimenti: è l’ultima sua opera prima di morire (a poca distanza da Pelagio). Ma ancora invano: quelli tengono duro; e come loro nel mondo cristiano ce ne sono molti... Così, Prospero si vota alla battaglia dottrinale e alla difesa di Agostino dalle accuse scaturenti a volte da incomprensione, da partito preso, da ignoranza, da certi modi agostiniani di esprimersi, certa sua passionalità. Prospero non è un polemista. È uno che vuol far capire. È quello che assicura "l’integrazione della dottrina agostiniana su grazia e predestinazione nel patrimonio teologico della Chiesa" (G. de Plinval).

Nel 440 accompagna a Roma l’arcidiacono Leone, che al suo arrivo sarà eletto Papa, succedendo a Sisto III, e si servirà di lui come estensore di testi dottrinali. Gran lavoratore, Prospero scrive anche di storia romana; fra le ultime opere teologiche si ricorda il trattato De vocatione omnium gentium, che è il primo scritto cristiano dedicato alla salvezza dei non-cristiani.

Muore in data incerta dopo il 455 e non si conosce il luogo della sua sepoltura.

Oltre al nome di San Prospero d'Aquitania, oggi ricordiamo anche San Guglielmo di Montevergine da Vercelli, San Prospero di Reggio Emilia, San Moloc (o Luano), San Salomone, Sant'Adalberto di Egmond, Sant'Eurosia di Jaca, Santa Febronia e Santa Tigre (o Tecla) di Maurienne.

Il sole sorge alle 05:58 e tramonta alle 20:54. Il culmine è alle 13:26. Durata del giorno quattordici ore e cinquantasei minuti.

La Luna sorge alle 10:03 con azimuth 67° e tramonta alle 00:22 del giorno successivo con azimuth 289°. Fase Lunare: Luna Crescente. Visibile al: 28%. Età della Luna: 4,18 giorni

Il tempo di oggi sarà sereno. Le temperature oscilleranno dai 19,6 gradi delle prime ore del mattino, fino ai 29,4 gradi del primo pomeriggio.

Il vento di Scirocco soffierà con punte di 19 km/h. La probabilità di pioggia è inferiore al 10%

Via libera alle Radio e TV private! È di oggi 25 giugno del 1976 la sentenza della Corte Costituzionale, che si pronuncia a favore dell'emittenza radiotelevisiva privata italiana. Il diritto alla libertà di parola e di informazione legittima la libertà di trasmissione in ambito regionale.

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