Artisti nel “passato”: Erminio Sinni

Un amore pazzesco per la musica: è un modo riduttivo di definire quella mia passione che mi porto dentro da sempre, mediato nel corso degli anni da varie esperienze da suonatore (poco), cantante (qualcosa di più) e DeeJay, anche se con questo termine si è soliti definire colui che mixa i dischi in vinile o, nei giorni più vicini ad oggi, i files audio.

La passione non è mai scemata, anzi nel corso degli anni si è consolidata, grazie alla quotidiana collaborazione con Giovanni Garau, esperto di musica a 360 gradi ma soprattutto colui che cura la programmazione di Radio Italia Anni 60 Sardegna; ed anche grazie alle numerose richieste che, nel corso di questi ultimi cinque anni, ho potuto raccogliere da parte degli ascoltatori.

Proprio per questa pura passione, ho gradito moltissimo l'edizione 2020 di The Voice Senior, in onda sulla rete ammiraglia RAI il venerdì sera, che già nella prima puntata ha fatto vedere come si può essere “artisti”, anche se la corrente del successo non ha trascinato la persona verso il traguardo meritato.

Nella prima puntata di The Voice Senior ho potuto apprezzare, fra le varie voci sentite, un artista che, non so perché, non avevo dimenticato: Erminio Sinni.

Era il 1993, avevo vent'anni, perché gli anni li compio a novembre. Il buon Pippo nazionale, evidentemente Pippo Baudo, conduceva con Lorella Cuccarini il festival della canzone italiana.

In gara c'erano nomi illustri della canzone italiana, e per questa osservazione mi permetto di fare un appunto subito dopo... Fra i nomi illustri c'erano Renato Zero, i Matia Bazar, Biagio Antonacci, Roberto Murolo, Tullio De Piscopo, e tanti altri che ora avrebbe senso ricordare solo per l'immensità della loro produzione musicale.

Nella sezione novità c'erano altri nomi che poi diventarono illustri: Laura Pausini, Gerardina Trovato, Filippo Neviani (Nek).

In questa categoria c'era anche un certo Erminio Sinni, che si presentò con un brano scritto in collaborazione con Riccardo Cocciante: “L'amore vero”.

Erminio Sinni arrivò quinto nella sezione Novità, con 5876 voti.

Senza nulla togliere al suo indiscutibile graffiato vocale, alla sua capacità di fare spettacolo, ed alla sua onorevole carriera artistica, mi ha stupito (negativamente) Loredana Bertè, giudice/coach della gara assieme a Gigi D'Alessio, Clementino, ed il duo Al Bano e Jasmine Carrisi.

Nello stesso Sanremo 1993, il duo Loredana Bertè e Mia Martini si esibirono con la canzone “Stiamo come stiamo”, con le parole della stessa Loredana Bertè e di Maurizio Piccoli (cantautore e paroliere ben affermato nella discografia di Mia Martini). La canzone arrivò quattordicesima (in pratica, penultima), con 5463 voti.

Da qui l'appunto che anticipavo poche righe fa: è mai possibile che non ti ricordi neppure il nome di un concorrente che ha gareggiato nella stessa “kermesse” dove anche tu eri concorrente?

Mi sarei aspettato un gesto di apprezzamento, cosa che invece è arrivata da Gigi D'Alessio, che può non piacere, ma è da riconoscere la sua grandissima competenza in materia di musica, e neppure per quell'esibizione degli anni '90 ma per un brano sicuramente meno noto, ma (parere personalissimo) altrettanto intenso e piacevole.

Nel programma ci saranno anche altre voci importanti, senza ombra di dubbio. Ma credo che Erminio Sinni abbia realmente dimostrato come un artista rimane tale, anche se non cavalca l'onda della notorietà!

L'eleganza di scegliere proprio il team della Bertè facendo solo riferimento alla sua esperienza corale con Mia Martini, senza dunque citare il Festival di Sanremo 1993, lo fanno ancora più “signore” di quanto abbia dimostrato di essere!

L'amore vero – Erminio Sinni – Sanremo 1993

A mano a mano – Erminio Sinni – The Voice Senior 2020

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